“Tutti sapete chi siamo. Avete davanti due cantautori, facciamo questo lavoro da tempo, siamo tra i fortunati che con fatica hanno trasformato la loro passione in lavoro. Sappiamo che cosa significa scrivere una canzone, significa conservare la bellezza. Non avete davanti due furbacchioni, non avrebbe avuto alcun senso fare quello di cui siamo stai accusati. Le canzoni non ci mancano, sia io che Fabrizio ne abbiamo abbastanza per fare altri tre dischi”. Ermal Meta, accanto a lui Fabrizio Moro, è il primo a parlare nel corso dell’incntro con la stampa a un paio d’ore dalla notizia della riammissione in gara di Non mi avete fatto niente. Annuncio arrivato stamane dalla Rai che “a seguito delle valutazioni effettuate” ha ritenuto che non si debba escludere dalla gara la canzone “in quanto conforme al requisito di novità previsto dal regolamento”. Una nuova svolta nel caso che fin dalla prima serata del festival ha tenuto banco a Sanremo, con quel brano accusato di essere troppo simile, in alcuni passaggi, a un altro brano presentato al festival nel 2016.Il brano “è nuovo” e può tornare in gara. Non mi avete fatto niente ha dunque le carte in regola per andare avanti nella competizione e i due artisti saranno stasera sul palco. Avrebbero dovuto eseguire di nuovo il brano ieri sera ma nel tardo pomeriggio l’organizzazione del festival aveva deciso di rinviare la loro esecuzione in attesa di ulteriori verifiche sulla vicenda. In base al regolamento, spiega oggi l’organizzazione, “è considerata nuova la canzone che nell’insieme della sua composizione o nella sua parte musicale o nel testo letterario non sia già stata pubblicata o fruita anche gratuitamente da un pubblico presente o lontano o eseguita o interpretata dal vivo alla presenza di pubblico presente o lontano”. Inoltre, “il regolamento consente l’utilizzo di stralci di canzoni già edite nei limiti di un terzo della canzone nuova. Il brano Non mi avete fatto niente – continua il vicedirettore di RaiUno Claudio Fasulo – contiene stralci del brano Silenzio in misura inferiore al terzo della sua durata complessiva. Pertanto la circostanza che il brano Silenzio sia stato pubblicamente già fruito non inficia la novità della canzone in gara”.

Fabrizio Moro: “Noi non abbiamo bisogno di plagiare nessuno”. “La cosa che mi ha fatto stare male”, continua Fabrizio Moro, “è stata la parola plagio: noi non abbiamo bisogno di plagiare nessuno, tanto che Silenzio l’ho scritta e prodotta io insieme a Andrea Febo, che con noi è il terzo autore di Non mi avete fatto niente”. Poi spiega la genesi del brano: “Su quella canzone, su quel ritornello avevo lavorato per un anno cercamdo di dargli una forma che poi non è arrivata. L’idea, con Ermal, era quella di scrivere un pezzo sulla paura che in questo momento storico ha contaminato tutti noi. Un familiare di una vittima del Bataclan aveva scritto una lettera e l’aveva letta in mondovisione e quella lettera finiva proprio con la frase ‘non ci avete fatto niente’. Questa frase mi ha dato lo spunto per comporre un nuovo brano. Semplicemente – conclude il cantautore – ho ripreso una cosa alla quale avevo lavorato io stesso. E’ farina del mio sacco. Ermal ci ha messo il suo, ci siamo riuniti Ermal Andrea e io e abbiamo dato vita a questo brano”.

Ermal Meta: “Regolamento rispettato, teniamo alla nostra identità artistica”. Quanto al contenzioso, “siamo stati rispettosi del regolamento – continua Ermal Meta – e lo dimostra quello che la Rai ha detto questa mattina. Noi scriviamo canzoni e non lo facciamo solo per noi, abbiamo contribuito anche alle carriere di altri colleghi, alcuni anche passati su questo palco con le canzoni scritte da me e scritte da Fabrizio. Probabilmente ignoriamo un sacco di altre cose, ma ciò di cui siamo sicuri e ciò che facciamo giorno per giorno è mantenere intatta la nostra integrità artistica. Lo abbiamo fatto anche questa volta”.

“Una canzone che racconta una cosa importante”. “In fin dei conti – continua Meta – siamo rimasti nel regolamento e non abbiamo usato il campionamento di Nel blu dipinto di blu, ma abbiamo pripreso una canzone sconosciuta perché raccontava qualcosa di importante. Abbiamo scritto una canzone, poi siamo stati invitati e siamo stati felici che uno dei più grandi cantautori della musica italiana, Claudio Baglioni, ci abbia invitato. Dopidiché siamo andati in studio e abbiamo continuato a registrare dischi, che è quel che occupa il novanta per cento del nostro tempo”.

La nota dell’ufficio legale Rai. Ed ecco riassunti, nella nota dell’ufficio legale della Rai, gli esiti dell’analisi tecnica che hanno portato alla decisione: “Sebbene i ritornelli delle due canzoni siano parzialmente sovrapponibili nella musica e nel testo, i due brani hanno stesure, durata, testi e melodie diverse. Inoltre nel brano Non mi avete fatto niente la somma degli stralci utilizzati non supera il minuto e 3 secondi su una durata totale del brano stesso di 3 minuti e 24 secondi. Pertanto è inferiore al terzo dell’intero brano. Le due canzoni, dunque, ur presentando analogie per una frase musicale e testuale non sono la stessa canzone. La canzone Non mi avete fatto niente è dunque nuova e resta in gara”, conclude la Rai.

fonte: Repubblica.it