Poltronissima vi propone di andare a vedere lo spettacolo “L’ANGELO STERMINATORE” di Luis Buñuel sul palco del Teatro Trastevere dal 5 al 10 dicembre ore 21, per la regia e l’adattamento di Susanna Lauletta e Alessandra Silipo con Stefano Ferrara, Stefano Flamia, Valerio GiordanoEmanuele Guzzardi, Susanna Lauletta, Fabrizia ScopinaroAlessandra Silipo.

Come non ricordare la trama del famoso film diretto da Luis Buñuel nel 1962?

Dopo una serata a teatro, una famiglia dell’alta borghesia invita nel proprio palazzo alcuni ospiti per una cena. La servitù, nonostante la cena con così tanti invitati, se ne va, a parte il maggiordomo.

Iniziano ad accadere fatti insoliti: il maggiordomo inciampa con la prima portata, anche se tutti pensano a uno scherzo, un posacenere viene, improvvisamente e senza motivo apparente, lanciato contro una finestra, un orso e un gregge di pecore passeggiano indisturbati nel palazzo, dalla borsetta di una signora spuntano due zampe di gallina.

Finita la cena, gli invitati si riuniscono in salotto per conversare e ascoltare la musica suonata da un’invitata al pianoforte. Nonostante arrivino le 4 del mattino, nessuno sembra volersi congedare e, senza che nessuno ne parli, gli ospiti trascorrono la notte nel salotto.

Il mattino dopo, quando ormai gli invitati si decidono ad andarsene, si rendono conto che non riescono ad attraversare la porta, nonostante sia aperta. Il nervosismo e la tensione aumentano. Uno degli ospiti muore e si nasconde il cadavere in un armadio. Il tempo trascorre e anche dall’esterno della casa i tentativi per entrare falliscono uno dopo l’altro. Gli ospiti, sorpresi dai bisogni primari tra cui la fame e la sete, iniziano a sentirsi addosso il peso dei giorni e della frustrazione: iniziano così i litigi e le accuse.

L’atmosfera è talmente surreale che quando un gregge di pecore attraversa la sala, nessuno ci trova niente di anormale. Sarà Letitia a trovare il modo per uscire, cioè rimettersi nella posizione in cui si trovavano all’inizio della serata. Usciti dal palazzo si riuniscono tutti in chiesa, ma quando fanno per uscire, non ci riescono. Un altro gregge di pecore entra in chiesa mentre la polizia, all’esterno, disperde una folla di manifestanti.

Questo spettacolo ci colpisce con altrettante emozioni forti.

 

Cinismo e perversione. Il decoro del degrado. La facciata splendente dell’ipocrisia.

Volontà annichilite, l’odore ridondante delle proprie mura.

Esseri che non possono fare quello che vorrebbero: uscire da una stanza.

Schemi e convenzioni che “spolpano” l’essere del proprio nome smascherandone, in una lotta di supremazia inconscia, la vera personalità.

Anime divorate, signorilità marcate, il blackout della percezione di sé stessi.

Un impasto umano che diventa incubo visionario.

 

 

-“Lei puzza di iena”

-“ Che cosa?”

-“Dico che lei puzza di iena.”

 

Si vuole mettere in scena il paradossale immobilismo dell’uomo moderno che viene inglobato nella fragilità e nell’impasto dei suoi sordidi vizi, in quell’ipocrisia attraverso la quale si tenta di mistificare la paura della vita e degli altri. L’Essere umano svuotato del suo significato e valore più alto, degradato ad egoistica e inconsapevole cellula cancerogena di una società bestiale destinata ad autoconsumarsi pur difendendo incessantemente la sua sopravvivenza.

“L’uomo reca in sé la propria condanna e la propria salvezza.

La sua stessa anima è la gabbia che lo terrà prigioniero…”

L’Angelo Sterminatore come dissacrazione di tutte le consapevolezze fittizie, una forza oscura che abbraccia tutti, nessuno escluso.

Correte a vedere “L’ANGELO STERMINATORE” di Luis Buñuel sul palco del Teatro Trastevere dal 5 al 10 dicembre ore 21!